Durante la produzione di questa seta speciale, il metodo macrabo di immergere i bozzoli nell’acqua bollente lascia spazio alla cura di mani pazienti che attendono la liberazione della farfalla dal bozzolo senza che quindi termini violentemente il suo ciclo di vita.
L’attesa è infatti un elemento importante. Una volta che la metamorfosi è compiuta e il baco è divenuto farfalla, abbandona volontariamente il bozzolo per raccogliere il filo come fosse una fibra.
In tutto il processo il filo di seta che si produce deve essere rifilato naturalmente e questo lavoro viene fatto dalle donne dei villaggi rurali indiani.
Questa seta dunque è etica e eco-sostenibile perché oltre ad essere una seta naturale, si supporta una comunità al femminile.
A tal fine l’ahimsa silk contribuisce al supporto di realtà rurali indiane, in particolar modo nell’educazione dei bambini e donne, garantendo un’istruzione adeguata e un futuro migliore.
In occasione di un’udienza con Papa Francesco è stata consegnata una veste dise- gnata per il Santo Padre in segno di pace.